Ho scoperto di avere un nuovo amico nella mia vita. L’ho scoperto da poco perché ho passato gli ultimi anni a preoccuparmi per lo stress, influenzata da una letteratura scientifica troppo protezionistica nei confronti dei sintomi fisici così detti “spiacevoli”. Nell’ultimo periodo però ho iniziato a interrogarmi: come è possibile che un’attivazione fisica, innata, biologicamente determinata e involontaria possa essere così pericolosa per il corpo? Che scherzo è questo? Prima la natura ci fornisce di tutta questa impalcatura per reagire, poi se la usiamo mettiamo a rischio la nostra salute?

Non mi convince. Allora ho iniziato a cercare fonti meno sensazionalistiche e mi sono ritrovata piacevolmente sorpresa nello scoprire quanti studi sono stati fatti negli ultimi anni che hanno come obiettivo quello di indagare in modo più approfondito questa meravigliosa reazione del nostro corpo.

Wikipedia definisce lo “stress” una sindrome di adattamento e definisce “sindrome” come un insieme di sintomi e segni clinici che costituiscono le manifestazioni cliniche di una o diverse malattie. Quindi vedete come nell’immaginario comune lo stress sia erroneamente affiancato all’idea di malattia, di qualcosa che non va.

In questo articolo vorrei riabilitare il senso dello stress della nostra vita, perché forse, nel boom della psicopatologia del XXI secolo ci è finito senza farne davvero parte. Vi presento quindi questo video/talk, dove una psicologa illuminata e brillante ne racconta gli aspetti che mi hanno fatto cambiare idea e spero possa essere lo stesso per voi.