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Tra corpo & mente

~ Il blog di Rachele Ceschin, Psicologa, Psicoterapeuta e Istruttrice di Mindfulness a Torino.

Tra corpo & mente

Archivi tag: aiuto

Le regole del benessere 10. | Saper chiedere aiuto

07 martedì Lug 2015

Posted by Rachele Ceschin in Casi clinici

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Tag

aiuto, benessere, Consapevolezza, crisi economica, stress, vita

Siamo arrivati all’ultimo appuntamento con il benessere e mi sono accorta che forse questo decalogo vi ha dato l’impressione che si possa pensare al proprio bene in modo del tutto autonomo.

Aiuto-helpNon è così. E non lo dico per scoraggiarvi o farvi sentire sempre dipendenti da qualcun altro, ma perché spesso abbiamo bisogno di aiuto ed importante, a volte vitale, imparare a chiederlo. Questa competenza è talmente fondamentale alla sopravvivenza che se notate i bambini sono dei maestri: focalizzano l’obiettivo, fanno la conta delle proprie risorse e quando non riescono da soli si guardano intorno e cercano l’adulto più disponibile e adatto per aiutarli a raggiungere il loro scopo. Questo vale sia per l’aiuto emotivo, quando sono da consolare, sia per qualcosa di pratico da realizzare. Per quale motivo gli adulti non dovrebbero usare questa competenza innata?

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Le regole del benessere | 6. Flessibilità

05 lunedì Gen 2015

Posted by Rachele Ceschin in Benessere

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Tag

aiuto, benessere, Flessibilità, Ossessione, psicopatologia

Fessibilità

Come prima cosa auguro a tutti un BUON ANNO!

E ora posso continuare nell’ardua impresa di elencare i 10 comportamenti che a mio avviso (ma non solo) ci garantiscono benessere.

Oggi vi parlo della capacità di cambiare il nostro punto di vista o i nostri programmi, l’apertura mentale che ci aiuta a scegliere modi diversi per situazioni diverse, la padronanza delle nostre risorse e la lucidità di scegliere quella giusta al momento giusto. In una parola: flessibilità.

Quando parlo di flessibilità non intendo la capacità di toccarsi la punta dei piedi. Sicuramente potrebbe essere utile, ma per il nostro benessere mentale dobbiamo imparare a essere più creativi, più indipendenti dal contesto, più autonomi.

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Le regole del benessere | 1. Curiosità

26 giovedì Giu 2014

Posted by Rachele Ceschin in Benessere

≈ 3 commenti

Tag

aiuto, benessere, giudizio, salute

psicologo_torino

Da dove possiamo partire per assicurarci un po’ di benessere? Certamente da noi stessi e dalla lente che usiamo per guardare il mondo.

Se la curiosità non esistesse, si farebbe assai poco per il bene del prossimo. Ma la curiosità si insinua sotto il nome di dovere o di pietà nella casa dello sventurato e del bisognoso. Forse anche nel famoso amore materno v’è una buona parte di curiosità. Friedrich Nietzsche

Mettiamo subito in chiaro una cosa: la curiosità vera, utile, sana, quella di cui parla anche Nietzsche, non ha lo scopo di giudicare l’altro o di carpire informazioni per riutilizzarle facendo paragoni o congetture.
La curiosità di cui parliamo è quella risorsa che l’essere umano può utilizzare per conoscere il mondo in modo autentico, per osservare gli eventi prescindendo dal giudizio e dai preconcetti.

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“Tra corpo e mente” parte II

19 giovedì Giu 2014

Posted by Rachele Ceschin in Mindfulness

≈ 1 Commento

Tag

aiuto, benessere, mindfulness, silenzio, zen

Zen-benessere

Eccomi qua.

Sono stata nuovamente in silenzio per qualche giorno e mi è tornata quella sensazione di entusiasmo e voglia di condividere esperienze, storie e un po’ di competenze. Questa volta si è trattato di un ritiro un po’ diverso: pratica zen, silenzio e immobilità. Lo zen è un’altra pratica legata alla tradizione buddhista. Melissa e David sono i due maestri roshi (il più alto grado di insegnanti) che ci hanno guidati in questi giorni, maestri che hanno creato spazio e fiducia tra paure e sofferenza.

Come è stato possibile? Mi chiedo sempre perché l’effetto di questi ritiri abbia un rebound così sonoro e travolgente per tutti i partecipanti. Continua a leggere →

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Z come… Zattera

05 giovedì Dic 2013

Posted by Rachele Ceschin in Psico-lessico

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Tag

aiuto, Anoressia, Buddhismo, Passato, rabbia, sofferenza

zattera-rancore

“Il Buddha spiega in altra circostanza questa famosa similitudine in cui il suo insegnamento è paragonato a una zattera, utile per attraversare l’acqua e da non trasportarsi poi sulle spalle: “Bhikkhu, un uomo sta compiendo un viaggio. Arriva davanti a una vasta distesa d’acqua. Dalla sua parte la riva è pericolosa mentre dall’altra è sicura e senza pericolo. Nessuna barca però va verso l’altra riva, che è sicura e senza pericolo, né c’è un ponte per attraversare l’acqua. Egli allora pensa tra sé e sé: “Questa distesa d’acqua è vasta e la riva da questa parte è piena di pericoli, dall’altra parte invece è sicura e senza pericolo. Nessuna barca va verso l’altra riva e non c’è un ponte per attraversare l’acqua. Sarebbe quindi opportuno che raccogliessi erba, legno, rami e foglie per farne una zattera e che per mezzo di questa zattera attraversassi l’acqua per raggiungere l’altra riva, al sicuro, usando mani e piedi come remi”. Ed ecco che quell’uomo, bhikkhu, raccoglie erba, legno, rami e foglie e costruisce una zattera e con questa zattera attraversa l’acqua fino all’altra riva, al sicuro, usando mani e piedi come remi. Raggiunta l’altra riva, egli pensa: “Questa zattera mi è stata di grande aiuto. Grazie ad essa ho attraversato l’acqua fino a questa riva per essere al sicuro, usando mani e piedi come remi. Sarebbe bene che io portassi questa zattera sulla testa o sulla schiena ovunque vada”.
“Che cosa pensate, bhikkhu , se egli agisse in questo modo, agirebbe bene riguardo alla zattera?”. “No, signore.” “In quale modo allora egli agirebbe bene per quel che concerne la zattera? Dopo aver attraversato ed essere andato dall’altra parte, supponete che quell’uomo pensi: “Questa zattera mi è stata di grande aiuto.. Per merito suo ho raggiunto senza pericolo questa riva, usando mani e piedi come remi. Sarebbe bene che io tirassi a secco questa zattera sulla riva o che, pur lasciandola in acqua, la legassi e poi continuassi per la mia strada, quale essa sia.” Se si comportasse in questo modo, quell’uomo agirebbe bene riguardo a quella zattera.”

Queste parole mi colpiscono perché in modo molto semplice spiegano quello che facciamo la maggior parte delle volte: ci carichiamo di ricordi, emozioni, esperienze, pensando che ci saranno utili nel futuro, che un giorno ne avremo bisogno. Questo è vero soprattutto se pensiamo alle cose materiali ma non cambia se estendiamo lo sguardo anche alle relazioni o alle emozioni.

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U come… Umore

21 giovedì Nov 2013

Posted by Rachele Ceschin in Disturbi dell'umore, Psico-lessico

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Tag

aiuto, Depressione, Emozioni, Realtà, salute, umore

umore depressione

L’etichetta “disturbi dell’umore” definisce una categoria diagnostica precisa, ma possiamo renderla un po’ meno psichiatrica se pensiamo a tutte le volte che ci siamo detti frasi come “sono proprio di cattivo umore”, “ho l’umore sotto i piedi”, “oggi è proprio una giornata no”. Oppure al contrario: “sono di ottimo umore”, “oggi spaccherei il mondo”, “sono pieno di energia”, “mi sento un gran figo”. Perché si parli di disturbo è necessario che l’entità sia tale da causare alla persona problemi o disfunzioni persistenti o ripetute, oppure disagio marcato, disadattamento alle condizioni ambientali di vita con ripercussioni di varia entità nella vita relazionale e/o lavorativa.

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L come… Lutto

12 giovedì Set 2013

Posted by Rachele Ceschin in Psico-lessico

≈ 1 Commento

Tag

aiuto, cambiamento, demoralizzazione, lutto

lutto-separazione

Il significato condiviso dell’esperienza di lutto è legato al concetto di morte e all’insieme di usanze e segni esteriori di cordoglio che, in base a tradizioni diverse a seconda dei luoghi, vengono osservati dai congiunti di un morto, per un periodo più o meno definito dopo il decesso. Il dolore del lutto si differenzia da quello dovuto ad altre perdite per intensità e la definitività della perdita, alla quale non è possibile rimediare (Pangrazzi, 1991).

Ma il vissuto di lutto si accompagna solo alla morte?

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Coltivare la consapevolezza per vivere meglio

03 martedì Set 2013

Posted by Rachele Ceschin in Lo sapevate che...

≈ 2 commenti

Tag

accettazione, aiuto, corpo, mindfulness, qualità della vita

mindfulnes

È stato dimostrato che la pratica della mindfulness, consapevolezza o visione profonda, ha effetti sulla rigenerazione delle cellule neuronali e sull’attivazione di alcune aree del cervello particolarmente importanti per la salute mentale e fisica. In un articolo apparso online su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) gli scienziati Yi-Yuan Tang del Texas Tech e Michael Posner della University of Oregon hanno rilevato un miglioramento del tono dell’umore e livelli di neuroplasticità in individui che praticavano una particolare forma di meditazione. Si moltiplicano inoltre in tutto il mondo gli studi clinici per conoscere gli effetti della mindfulness su molti disturbi e malattie. È stato inoltre dimostrato, ad esempio, che per le persone affette da depressione la probabilità di avere una ricaduta è ridotta di almeno la metà.

In collaborazione con il Centro di Salute Psicofisica vi proponiamo un Training sulla consapevolezza, un’occasione per imparare ad osservare i nostri pensieri e il nostro corpo da una nuova prospettiva.

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B come… Bulimia

11 giovedì Lug 2013

Posted by Rachele Ceschin in Disturbi del comportamento alimentare, Psico-lessico

≈ 4 commenti

Tag

abbuffata, aiuto, Anoressia, bulimia, cibo, sofferenza, vomito

Quello che è cibo per un uomo, è veleno per un altro. Lucrezio

Bulimia-cibo

La bulimina nervosa come l’anoressia e il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) fa parte della categoria dei disturbi del comportamento alimentare.

Ma che cosa differenzia una personalità bulimica da un’altra persona che episodicamente cerca soddisfazione mangiando dei dolci? Frasi come: “mi mangio un gelato perché me lo merito” oppure “ci vorrebbe proprio un pezzo di cioccolata per tirarmi su il morale” sono frasi di uso comune e sottolineano quanto il cibo venga spesso utilizzato come una ricompensa, una “coccola” che ci permettiamo di tanto in tanto. Continua a leggere →

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Chiedere aiuto?

13 giovedì Giu 2013

Posted by Rachele Ceschin in Casi clinici

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Tag

aiuto, ansia, disagio, malessere, psicologo, salute, sofferenza, terapia

Little Tiny Guy

“Sto male, non riesco ad avere una relazione soddisfacente, mi sveglio tutte le mattine con l’angoscia, la mia vita non ha senso, nessuno capisce le mie difficoltà, l’ambiente lavorativo è troppo faticoso, mi sento incastrato in una vita che mi fa soffrire.”

Questi sono racconti che si sentono molto frequentemente ma sempre più spesso emerge una sorta di rassegnazione all’insoddisfazione e alla sofferenza. Perché non chiedere aiuto?

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