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Tra corpo & mente

~ Il blog di Rachele Ceschin, Psicologa, Psicoterapeuta e Istruttrice di Mindfulness a Torino.

Tra corpo & mente

Archivi tag: Emozioni

La mappa delle emozioni

08 mercoledì Gen 2014

Posted by Rachele Ceschin in Lo sapevate che...

≈ 2 commenti

Tag

corpo, Emozioni, mente, mindfulness

Mi è stato suggerito un articolo molto interessante che ci aiuta a comprendere meglio il nostro corpo quando è attivato da un’emozione.

Un’indagine, fatta da una squadra di scienziati in Finlandia su 700 volontari, ha evidenziato quali parti del corpo vengono coinvolte quando si prova un’emozione. Ai partecipanti sono state fornite due silhouettes e sono stati esposti a stimoli come espressioni facciali, storie, spezzoni di film. In seguito è stato chiesto loro di colorare le regioni del corpo che sentivano più attivate o meno attivate durante l’esposizione.

Lo studio, pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è stato condotto dallo psicologo Lauri Nummenmaa della Aalto University e questo è il risultato ottenuto:

emozioni corpo 2

In questa immagine i colori caldi indicano le aree fisiche stimolate, mentre i colori freddi indicano quelle disattivate. Gli intervistati hanno riferito che la felicità e l’amore scatenano attività ovunque, mentre pericolo e paura innescano forti sensazioni nella zona del torace. Abbiamo già parlato di come le emozioni coinvolgano l’intero apparato mente-corpo ma questa esperienza, raccontata da 700 persone, rinforza e da validità a molte teorie.

Come si può vedere felicità e depressione coinvolgono la maggior parte del corpo.

L’autore, commentando le immagini, si rende conto di aver trovato un’ulteriore prova che confermi l’intrinseca connessione tra corpo e mente. Spesso ci immaginiamo il sentimento, l’emozione, come qualcosa che esiste solo nella nostra mente, intrisa di significati. Inoltre, dice Nummenmaa, esiste una specifica associazione tra le differenti emozioni e le aree corporee attivate. Questo dato, statisticamente significativo, ci dice che il corpo potrebbe giocare un ruolo chiave nel nostro modo di vivere la gioia e  la sofferenza, laddove il primato è sempre stato dato all’attività mentale.

Questo significa, inoltre, che è lecito e sempre più consigliato passare dal corpo per entrare in contatto con l’emotività che tanto ci spaventa. Molto probabilmente, questo ci aiuterà a vivere le emozioni alleggerendoci un po’ dal peso del significato personale gli attribuiamo.

Proviamo con un esempio: se chiudiamo gli occhi e pensiamo a una situazione in cui abbiamo provato paura, evocheremo una risposta fisica collegata a delle immagini mentali. Proviamo a lasciar andare le immagini che si sono formate nella nostra testa  concentrarci solo sull’attivazione fisica: tensione al collo e al petto, tachicardia, chiusura dello stomaco, tremolio. Se abbiamo la pazienza di stare con queste sensazioni senza caricarci di altre immagini mentali vedremo che l’attivazione piano piano si attenuerà. Il corpo è davvero una macchina perfetta e non rimane attivato senza motivo quindi, se non è alimentato da pensieri spaventanti, piano piano si quieterà.

Questo approccio alle emozioni, al corpo e alla mente si sposa bene con la prospettiva della mindfulness di cui abbiamo già parlato. Osservare e avere consapevolezza dei propri stati fisici e mentali può quindi essere un modo molto efficace per fare pace con noi stessi e accettarci.

Citando il maestro tibetano Yongey Mingyur Rinpoche:

“Un approccio più costruttivo alle emozioni negative, simile a quando si lavora con i pensieri negativi, è quello di fermare la vostra attenzione sull’emozione in sè piuttosto che sull’oggetto. Solo guardare l’emozione piuttosto che analizzarla intellettualmente. Non provate a mantenerla o bloccarla. Solo osservatela. Quando riuscite a fare questo, l’emozione non sembrerà così grande o potente come lo era inizialmente.”

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Toto Post

30 lunedì Dic 2013

Posted by Rachele Ceschin in Casi clinici, Psico-lessico

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benessere, cambiamento, Emozioni, fiducia

emozioni-maschera

Siamo arrivati alla lettera Z e devo dire che questi mesi a produrre articoli si sono rivelati molto più interessanti del previsto. Abbiamo parlato di moltissimi argomenti e vi ringrazio per l’incoraggiamento che mi avete dato.

Volevo concludere questo spazio dedicato psico-lessico commentando il post che ha ricevuto maggior visibilità. E’ stata una piacevole sorpresa osservare questo dato perchè credo che dica molto di voi che mi seguite, e dell’essere umano in generale.

Si parla spesso di depressione, di stress, di ansia. La nostra vita ruota intorno al lavoro, al fare. Siamo tutti ansiosi, corriamo di qua e di la, cerchiamo lavoro, sicurezze, quando il mondo intorno a noi cambia e noi non riusciamo a stargli dietro. Ma non è necessariamente di un lavoro che le persone hanno bisogno, non è di sapere che cos’è la depressione e come si cura. Non è solo sete di conoscenza e neanche necessità di leggere articoli che abbiano basi scientifiche. No. L’articolo che è stato letto e condiviso di più è stato E come Emozione.

Coperti da una corazza di ruoli, di maschere e di etichette, sotto sotto siamo attratti dalla nostra pancia, dalle emozioni che ci dicono chi siamo e di cosa abbiamo bisogno.

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U come… Umore

21 giovedì Nov 2013

Posted by Rachele Ceschin in Disturbi dell'umore, Psico-lessico

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Tag

aiuto, Depressione, Emozioni, Realtà, salute, umore

umore depressione

L’etichetta “disturbi dell’umore” definisce una categoria diagnostica precisa, ma possiamo renderla un po’ meno psichiatrica se pensiamo a tutte le volte che ci siamo detti frasi come “sono proprio di cattivo umore”, “ho l’umore sotto i piedi”, “oggi è proprio una giornata no”. Oppure al contrario: “sono di ottimo umore”, “oggi spaccherei il mondo”, “sono pieno di energia”, “mi sento un gran figo”. Perché si parli di disturbo è necessario che l’entità sia tale da causare alla persona problemi o disfunzioni persistenti o ripetute, oppure disagio marcato, disadattamento alle condizioni ambientali di vita con ripercussioni di varia entità nella vita relazionale e/o lavorativa.

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R come… Rabbia

24 giovedì Ott 2013

Posted by Rachele Ceschin in Psico-lessico

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Tag

disagio, Emozioni, evoluzione, malessere, rabbia, stress

 

rabbia-emozioni

L’emozione della rabbia fa parte del bagaglio che abbiamo ereditato nel corso dell’evoluzione. Alcuni studi neurobiologici hanno infatti evidenziato che durante lo stato di collera si attivano, sia negli uomini sia in altri mammiferi, gli stessi sistemi anatomici e neurochimici.

Abbiamo già parlato di emozioni, del loro valore comunicativo e dell’importanza che hanno nella nostra vita. Tra le emozioni primarie la rabbia è quella percepita come più spiacevole a causa del grado di attivazione vissuto nel corpo: estrema tensione muscolare, profonda irrequietezza e calore diffuso, accelerazione dei battiti cardiaci, aumento della pressione arteriosa, aumento della frequenza degli atti respiratori e della sudorazione.

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Q come… Quoziente intellettivo

17 giovedì Ott 2013

Posted by Rachele Ceschin in Libri - Film - Musica, Psico-lessico

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Emozioni, empatia, Intelligenza, mente, sviluppo

 Molte persone hanno una specie di bug: credono che l’intelligenza sia un fine. Hanno un’unica idea in testa: essere intelligenti, e questa è una cosa stupidissima. E quando l’intelligenza crede di essere uno scopo, funziona in modo strano: non dimostra la sua esistenza con l’ingegno e la semplicità dei suoi frutti, bensì con l’oscurità della sua espressione. Muriel Barbery

intelligenza-sviluppo

Che cos’è l’intelligenza? Come si misura? E’ possibile che alcuni siano più intelligenti di altri?

Il tema dell’intelligenza è stato dibattuto per molto tempo proprio perché a queste domande non esiste risposta univoca. O forse una risposta c’è e ha a che fare con la complessità della nostra mente.

La definizione sottoscritta da 52 ricercatori nell’articolo “Mainstream Science on Intelligence“ rende bene l’idea della complessità:

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O come… Ossessione

03 giovedì Ott 2013

Posted by Rachele Ceschin in Casi clinici, Disturbi d'ansia, Psico-lessico

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Tag

disagio, Emozioni, Ossessioni

È utile avere un’ossessione: ci distrae. Joan Fuster

ossessione-DOCI pensieri ossessivi caratterizzano numerosi disturbi in psicopatologia. Il Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è quello più rappresentativo ma in realtà quasi tutta sofferenza mentale è carica di pensieri ruminanti, invasivi, intrusivi che non ci permettono più di funzionare nella vita di tutti i giorni.

In questi mesi abbiamo affrontato diversi tipi di organizzazioni di personalità e parlando di ossessioni possiamo trovare un fil rouge che le caratterizza: il pensiero fisso sul cibo e sul peso di una persona che soffre di Anoressia Nervosa, oppure il pensiero costantemente orientato ad evitare luoghi o oggetti ritenuti pericolosi per una persona che soffre di attacchi di panico, o ancora il rimuginio invalidante di una persona che soffre di depressione o demoralizzazione.

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N come… Neuroscienze

26 giovedì Set 2013

Posted by Rachele Ceschin in Psico-lessico

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Tag

Emozioni, evoluzionismo, mente, Neuroscienze

neuroscienze-mente

Le neuroscienze sono l’insieme degli studi condotti sul sistema nervoso. L’obiettivo di questo  articolo non è fare una carrellata esaustiva di tutte le funzioni che svolge il nostro cervello (non basterebbe un manuale), ma darvi un’idea della quota biologica (la parte che non è sotto il nostro controllo, che fa parte dell’evoluzione) che caratterizza le nostre azioni, emozioni e pensieri.

Tutto ciò che percepiamo attraverso i sensi viene elaborato dal nostro cervello: vista, udito, gusto, tatto e olfatto sono i mezzi che ci permettono di conoscere e vivere nel mondo. Per esempio: cosa succede nel nostro cervello ogni volta che abbiamo a che fare con uno stimolo visivo? Quali altri sistemi intervengono?

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M come… Memoria

19 giovedì Set 2013

Posted by Rachele Ceschin in Libri - Film - Musica, Lo sapevate che..., Psico-lessico

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Tag

adattamento, Emozioni, Memoria, mente, sè, sofferenza

memoria-storia

Come sarebbe la nostra vita senza la memoria? Senza sapere chi siamo, di che gruppo facciamo parte, su chi possiamo contare?

Senza memoria non ci sarebbe dolore ma neanche gioia, non ci sarebbero obiettivi nè  mete da raggiungere.
Non potremmo riconoscerci in nessuna etichetta perché ne costruiremmo di nuove ogni giorno, senza attaccarci ad esse e senza lasciarci condizionare. Ma cosa saremmo? Chi saremmo?

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I come… Istinto

05 giovedì Set 2013

Posted by Rachele Ceschin in Lo sapevate che..., Psico-lessico

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Tag

Emozioni, evoluzione, istinto, sviluppo

istinto-scimmia

L’ istinto o comportamento innato è la tendenza intrinseca di un organismo vivente ad eseguire un particolare comportamento. Secondo Konrad Lorenz, etologo e scienziato, l’istinto è come una grande forza all’interno dell’organismo che deve incanalarsi da qualche parte. Talvolta si fonde con il concetto di intuizione, una lampadina che si accende in modo improvviso e senza fondamento che, per questo, appare innata ed “istintiva”: in questi casi si è soliti riferirsi a tali episodi con il termine “sesto senso”.

Esempi di comportamento istintivo sono le migrazioni degli uccelli, l’attrazione sessuale umana ed animale, gli stessi meccanismi della nostra vita sociale.

L’istinto possiede specifiche caratteristiche: è presente fin dalla nascita, scritto nel patrimonio genetico immutabile, ereditario. Le reazioni istintive sono specifiche per tutti gli individui appartenenti a una stessa specie e si assomigliano per specie simili come avviene ad esempio per il fenomeno della nidificazione negli uccelli, la costruzione delle celle nelle vespe ecc. Nell’uomo, per quanto presente, il patrimonio istintivo è più scarso e ha meno influenza sulla condotta perché mascherato, nell’adulto, dallo sviluppo maggiore dell’intelligenza.

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E come… Emozione

27 sabato Lug 2013

Posted by Rachele Ceschin in Lo sapevate che..., Psico-lessico

≈ 6 commenti

Tag

Emozioni, evoluzione, malessere, rabbia, sviluppo

emozioni-viso

Ogni emozione possiede uno specifico valore informativo in quanto portatrice di nozioni preziose circa le esigenze e i bisogni di una persona. Vedere una persona sorpresa ci è sufficiente per comprendere che sta osservando qualcosa di insolito, che non fa parte del suo bagaglio esperienziale e questo ci porterà a reagire istintivamente. Così accade anche per altre emozioni.

Paul Ekman ha ipotizzato e confermato la presenza di una gamma di reazioni emotive comuni a tutte le culture. I risultati della sua ricerca ci indicano che le espressioni facciali e la loro interpretazione (emozioni primarie) sono comuni a tutte le culture, a base innata: tutti gli individui quindi nascono con una capacità naturale di esprimere e riconoscere alcune emozioni. Quali sono?

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"Quando la mente è turbata, si produce il molteplice, ma il molteplice scompare quando la mente si acquieta". Aśvaghoṣa, monaco buddista e poeta indiano.

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