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rabbia-emozioni

L’emozione della rabbia fa parte del bagaglio che abbiamo ereditato nel corso dell’evoluzione. Alcuni studi neurobiologici hanno infatti evidenziato che durante lo stato di collera si attivano, sia negli uomini sia in altri mammiferi, gli stessi sistemi anatomici e neurochimici.

Abbiamo già parlato di emozioni, del loro valore comunicativo e dell’importanza che hanno nella nostra vita. Tra le emozioni primarie la rabbia è quella percepita come più spiacevole a causa del grado di attivazione vissuto nel corpo: estrema tensione muscolare, profonda irrequietezza e calore diffuso, accelerazione dei battiti cardiaci, aumento della pressione arteriosa, aumento della frequenza degli atti respiratori e della sudorazione.

In questo modo l’emozione prepara l’organismo all’azione e ci permette di definire e difendere il proprio rango all’interno del sistema sociale di riferimento.

La rabbia infatti accompagna il sistema dell’agonismo e in particolare è attivata quando:

  • è presente la percezione che una risorsa sia limitata e appetibile da più di un membro del gruppo sociale
  • si percepiscono segnali di sfida provenienti da un conspecifico,
  • si è sottoposti a giudizio, ridicolizzazione, colpevolizzazione e altri segnali di rango.

Di fatto quindi risulta evidente l’utilità di provare questa emozione, ci difende, difende i nostri cari, stabilisce il nostro ruolo all’interno della società, ci permette di raggiungere gli obiettivi più difficili. Pensate a quanta energia di sprigiona quando ci arrabbiamo, la sensazione spesso è quella di poter scalare qualunque montagna.

Il problema nasce quando questa attivazione perde il suo potenziale utile alla sopravvivenza e si ha la percezione di essere in balia, in un vortice che non possiamo controllare. Lavorando con gruppi di persone sulle emozioni, ho notato che la rabbia viene spesso rappresentata come un vortice: cerchi concentrici che trascinano la persona verso il fondo.

rabbia-disegno

Questo disegno spiega molto bene il potenziale distruttivo che l’emozione della rabbia stimola in alcune persone. La perdità di lucidità, il loop mentale che si innesca provocano una tale confusione da avere l’impressione di essere pericolosi per noi, e per gli altri. Pericolosi, cattivi, ingiusti. E così emergono sentimenti di colpa perché le persone che ci attivano questa emozione spesso sono quelle che amiamo di più, creando così un conflitto talmente profondo da bloccarci nella nostra vita quotidiana. Il blocco è causato dall’impossibilità di esprimere a noi stessi e agli altri le nostre emozioni.

La rabbia non è mai infondata, il nostro corpo non sprecherebbe tutte quelle energie per qualcosa di inutile. E tanto meno la rabbia è cattiva. Più la reprimiamo, più rischiamo di perdere il controllo.

Ecco uno studio interessante, nella sua semplicità, di come sfogare la frustrazione possa aiutare: Imprecate: soffrirete meno!

photo credit: Norte_it [Dario J Laganà] via photopin cc