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L’ istinto o comportamento innato è la tendenza intrinseca di un organismo vivente ad eseguire un particolare comportamento. Secondo Konrad Lorenz, etologo e scienziato, l’istinto è come una grande forza all’interno dell’organismo che deve incanalarsi da qualche parte. Talvolta si fonde con il concetto di intuizione, una lampadina che si accende in modo improvviso e senza fondamento che, per questo, appare innata ed “istintiva”: in questi casi si è soliti riferirsi a tali episodi con il termine “sesto senso”.
Esempi di comportamento istintivo sono le migrazioni degli uccelli, l’attrazione sessuale umana ed animale, gli stessi meccanismi della nostra vita sociale.
L’istinto possiede specifiche caratteristiche: è presente fin dalla nascita, scritto nel patrimonio genetico immutabile, ereditario. Le reazioni istintive sono specifiche per tutti gli individui appartenenti a una stessa specie e si assomigliano per specie simili come avviene ad esempio per il fenomeno della nidificazione negli uccelli, la costruzione delle celle nelle vespe ecc. Nell’uomo, per quanto presente, il patrimonio istintivo è più scarso e ha meno influenza sulla condotta perché mascherato, nell’adulto, dallo sviluppo maggiore dell’intelligenza.
Possono essere così suddivisi:
- L’istinto di autoconservazione è predisposto al mantenimento dell’individuo. Vi rientrano l’istinto di nutrizione, le regolazioni istintive che assicurano l’esistenza del neonato, e il comportamento innato di aggressione, repulsione, fuga.
- L’istinto sociale è comune sia agli uomini sia agli animali; spinge l’individuo a cercare la convivenza con i suoi simili. Rientra in questa categoria la partecipazione affettiva istintiva, o simpatia, comune anche fra individui di specie diverse, come fra uomo e cane.
- L’istinto sessuale permette la realizzazione dell’impulso sessuale e, insieme all’istinto materno, assicura il mantenimento e la conservazione della specie
- L’istinto di potenza e autoaffermazione è presente e di fondamentale importanza in numerose specie animali poiché crea una gerarchia secondo la legge del più forte; il suo contrario è l’istinto di subordinazione, cioè di quello di sottomettersi laddove il nemico venga riconosciuto come più forte.
Come già citato sopra, questo patrimonio è un regalo dell’evoluzione e visto che siamo in argomento mi prendo il lusso di sfatare un piccolo mito relativo all’istinto sessuale. Nei luoghi comuni spesso si usa fare riferimento alla specie animale perché l’istinto sessuale sembra essere quello mantenuto con più fedeltà rispetto agli altri. Non è raro sentire che il desiderio sessuale derivi da un bisogno fisiologico: beh, non è così, o per lo meno lo è solo in parte. Nei mammiferi infatti il rapporto sessuale avviene in determinati periodi ed è regolato ad arte dalla natura, la femmina lascia avvicinare il maschio solo quando il corpo è pronto per l’accoppiamento, il periodo del calore.
Se così fosse anche per gli esseri umani cosa accadrebbe?
Non sarebbe possibile una complessa vita sociale. La complessità fornità dai centri superiori della corteccia cerebrale (presente in modo così sviluppato solo negli esseri umani) porta la sessualità, come gli altri istinti in generale, sotto un controllo più razionale e più ampio.
il cervello complesso consente un controllo che va oltre l’attivazione ormonale.
Un interessantissimo video ci racconta come il nostro istinto preceda la coscienza dichiarativa e esplicita. Tutto quello che fa parte della nostra educazione, cultura, società alla nascita non ci condiziona, ed ecco che l’istinto ci salva la vita senza saperlo.
Ad esempio: perché siamo così attratti dai cibi grassi e calorici? E’ solo golosità? O ancora, come mai siamo disgustati dai cibi amari? Perché la paura è così difficile da controllare? Questo documentario ce lo spiega in modo divertente e interessante (purtroppo solo in inglese).
photo credit: Stuck in Customs via photopin cc