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Fessibilità

Come prima cosa auguro a tutti un BUON ANNO!

E ora posso continuare nell’ardua impresa di elencare i 10 comportamenti che a mio avviso (ma non solo) ci garantiscono benessere.

Oggi vi parlo della capacità di cambiare il nostro punto di vista o i nostri programmi, l’apertura mentale che ci aiuta a scegliere modi diversi per situazioni diverse, la padronanza delle nostre risorse e la lucidità di scegliere quella giusta al momento giusto. In una parola: flessibilità.

Quando parlo di flessibilità non intendo la capacità di toccarsi la punta dei piedi. Sicuramente potrebbe essere utile, ma per il nostro benessere mentale dobbiamo imparare a essere più creativi, più indipendenti dal contesto, più autonomi.

La rigidità, l’intransigenza, l’irremovibilità vanno a braccetto con la psicopatologia. Proviamo a immaginare la mente come un sistema di meccanismi che si trova, in un certo momento della nostra vita, ad affrontare cose che sembrano più grandi di noi, troppo dolorose, troppo confuse o troppo pericolose o tutte e tre le cose. Abbiamo già potuto osservare la complessità dei nostri modi di funzionare e la rigidità è uno dei meccanismi che la mente usa per difendersi: restringe il campo, diminuisce i gradi di libertà e ci permette di riprendere il controllo almeno di una quota della nostra vita (date un’occhiata all’articolo O come Ossessione). Non è divertente, neanche auspicabile, ma può salvarci la vita.

Quindi, prima di bloccare questo meccanismo è importante riconoscerne il senso evolutivo (che garantisce la sopravvivenza). Il mio pensiero diventa rigido e statico per aiutarmi a non pensare al dolore, per facilitare la concentrazione su cose più semplici, per sollevarmi da responsabilità che sento troppo gravose. Il problema è che allo stesso tempo la nostra mente è anche un po’ pigra, si adatta, e poi diventa difficile rimetterci in gioco, riprendere l’esplorazione del mondo, affrontare le diffcoltà che avevamo lasciato (che difficilmente se ne vanno con il tempo) e così continuiamo nel nostro mondo in miniatura, incastrandoci sempre di più come Alice nella sua casetta, solo che nel nostro caso non siamo noi ad essere cresciuti grazie a un biscotto magico ma abbiamo rimpicciolito il mondo che ci circonda.

Ho scelto questa foto perché essere flessibili vuol dire cambiare punto di vista: essere “a testa in giù” permette di vedere le cose da un’altra direzione, se siamo “sospesi” poi è ancora meglio.

photo credit: Taylor Lauren Scott via photopin cc